Para vivir bien: viaggio nella Bolivia biologica

di Luca Conte e Andrea Giubilato

30 aprile: Tiraqui e Punata

Al mattino presto partiamo da Cochabamba per recarci a visitare la grande fiera campesina di Tiraqui che si tiene ogni settimana al venerdì.

Migliaia di piccoli coltivatori ed allevatori s’incontrano in questo paesino situato a 3000 m d’altitudine; sono presenti anche diversi artigiani, venditori ambulanti di cibo, scarpe, pentole, vestiti, cd e dvd piratati.

Passiamo una bella mattina in mezzo ad un’umanità vivace e laboriosa, tra tanti colori e profumi e sotto un bel cielo andino. Per l’agricoltura è il trionfo della filiera corta.

Ci spostiamo a Punata per pranzare e, subito dopo, per incontrare COMUVA, il coordinamento delle donne contadine dell’alta valle di Cochabamba.

Ci accolgono Gregoria e Claudia: ci spiegano che l’associazione è formata da donne che provengono da sedici municipi del dipartimento di Cochabamba e che la sua missione è quella di emanciparle, attraverso il lavoro, da una società rurale machista, migliorare la qualità della loro vita, garantire alle loro famiglie sicurezza alimentare ed economica.

Le rappresentanti delle sedici municipalità si riuniscono una volta al mese, mentre una volta all’anno si tiene l’assemblea generale con tutte le associate e ogni due anni c’è il rinnovo del consiglio direttivo.

COMUVA è impegnata nella coltivazione biologica di patate (varietà native), cereali (quinoa, avena, frumento, mais), legumi, piante medicinali; da poco produce anche pane. La vendita dei prodotti avviene nei mercati paesani della regione, corrispondenti ai nostri “mercati del contadino” che in Sudamerica sono dappertutto.

I problemi che l’associazione sta affrontando sono legati alla commercializzazione dei prodotti (problemi di tipo organizzativo) ed alla loro conservabilità (in molte zone della Bolivia mancano adeguati magazzini ed attrezzature per lo stoccaggio e confezionamento).

A causa dei cambiamenti climatici (ne abbiamo sentito parlare spesso in questo viaggio), nella regione sta piovendo molto meno di una volta e le varietà commerciali (cioè quelle del mercato globale delle sementi) non danno più raccolti soddisfacenti.

Di conseguenza è stato indispensabile avviare un lavoro di recupero delle varietà locali di avena, mais, pisello e fava meno esigenti dal punto di vista idrico.

Al pari di molte altre associazioni campesine dell’America latina, COMUVA aderisce alla rete transnazionale di formazione e divulgazione agraria denominata campesino a campesino.

Per esempio, Claudia ha partecipato a questa rete prima come allieva ed ora come docente: una volta all’anno, lascia la sua residenza per recarsi per un po’ di giorni in un’altra zona della Bolivia, ospite di altre famiglie di campesinos, dove terrà lezioni di agricoltura per rendere partecipi gli altri delle sue conoscenze.

Alla sera riunione e cena con Red Tusoco e AOPEB presso la sede di Cochabamba di Red Tusoco.